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Twit novel: un romanzo in 140 caratteri

di Anna 6 settembre 2010

Un intero romanzo in 140 caratteri: un esperimento ardito, quanto stuzzicante. Nell’era del 2.0, i romanzi non solo si pubblicano, ma si postano. Quale miglior piattaforma di Twitter, il famoso social network di micro-blogging?

La redazione di Glamour ha proposto a un gruppo di diciotto brillanti scrittori di trovare un tweet che raccontasse al meglio la loro ultima opera.

Se vogliamo essere onesti, anche Ernest Hemingway, ben sessant’anni fa, scrisse una micro-novel ante litteram: “Vendesi: scarpine per neonato, mai indossate“.

Vediamo i risultati di alcuni dei più promettenti scrittori italiani e internazionali, che hanno avuto a disposizione un centinaio di caratteri più di Hemingway. Qualcuno ha risparmiato sulla spaziatura, qualcun altro sui caratteri: ecco gli aforismi 2.0.

Sandro Veronesi – “XY”, Ed. Fandango

L’edera è andata più in alto del muro che la sostiene.

Chiara Gamberale – “Una passione sinistra”, Ed. Bompiani

Lidia faceva sempre soffrire qualcuno. Non era colpa sua: fin da bambina come unico hobby aveva saputo coltivare solo quello di innamorarsi.

Alessandro D’Avena – “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, Ed. Mondadori

Lui la fissò e vide Dio. Lei lo fissò e vide sé stessa. Vissero felici e contenti e noi siamo qui a fregarci i denti“.

Diego De Silva – “Mia suocera beve”, Ed. Einaudi

L’amore è la percezione di un indefinito senso d’indebitamento che in un certo momento della vita maturi verso una persona a cui non devi nulla“.

Marcello Fois – “Stirpe”, Ed. Einaudi

«CheFaticaRiposareDuranteLeFerie».DisseAlCameriereFilippinoChe ControllavaUnAdettoPakistanoMentreLiberavaIlBocchettoneDella PiscinaDaUnPareoDiChiffon“.

Licia Troisi – “La clessidra di Aldibah”, Ed. Mondadori

Il cuore del drago, sotto di lei, batteva calmo. Davanti, solo il cielo terso. Respirò l’aria fredda, schioccò le redini, e fu nel blu“.

Marco Malvaldi – “Il gioco delle tre carte”, Ed. Sellerio

26 gennaio 1917. Il poeta posò la penna, sconfortato. Oggi non era in giornata. Sul foglio, soltanto due parole: «M’illumino d’immenso»“.

Gabriele Romagnoli – “Solo i treni hanno la strada segnata”, Ed. Mondadori

Perse le chiavi e non tornò più a casa. Gliele riportò, anni dopo, un ragazzo che non era mai stato suo figlio. Curiosamente lo riconobbe“.

Carla Vangelista – “Un altro mondo”, Ed. Feltrinelli

Mi guarda, mi aggancia, mi avvicina. Mi vuole, mi ama, mi brama. Mi spoglia, mi prende, mi è dentro. Un singhiozzo. Twitter sex“.

Michela Murgia – “Accabadora”, Ed. Einaudi

Volevo un immagine del suo viso, non dei suoi piedi nudi. L’ho fatto perché così non si capisce che è morta, dice lui. Appunto, penso“.

Felice Cimatti – “Senza colpa”, Ed. Marcos y Marcos

E’ tornato. Ha il camice oggi, meno male, forse me la cavo, non gli piacciono le macchie di sangue. Dio aiutami. Ecco, mi prende per la coda“.

Fabio Geda – “Nel mare ci sono i coccodrilli”, Ed. Baldini Castoldi Dalai

Félix è stato trovato svenuto, davanti a Notre Dame. Al dito, un diamante. Per sposarsi ci vogliono i soldi, ha detto la sua (ex) fidanzata“.

Gabriele Dadati – “Il libro nero del mondo”, Ed. Gaffi

Lei rispose: Anch’io. Quella volta lui non aveva detto: Ti amo. Mentre tirava vento aveva detto: Ti ho tradita“.

Chiara Valerio – “La gioia piccola d’esser quasi salvi”, Ed. nottetempo

Anche il giorno successivo la signora Dalloway disse che avrebbe comprato lei i fiori. Ma i fiorai erano tutti chiusi. Romanzo mancato“.

Marta Dionisio – “Lo specchio di Beatrice”, Ed. Fazi

Dalla scaletta dell’aereo intravide sua moglie che l’aspettava sorridente. Fissò la hostess, si rimise la fede al dito e riprese a scendere“.

Said Sayrafiezadeh – “Quando verrà la rivoluzione avremo tutti lo skateboard”, Ed. nottetempo

L’inizio. I personaggi. Il tempo. L’ambientazione. Il tema. Il conflitto. La lotta. La speranza. La comprensione. La risoluzione. La fine“.

Simon Mawer – “La casa di vetro”, Ed. Neri Pozza

Era una notte buia e tempestosa. «Ti amo», le disse lui. «Nemmeno io», gli rispose lei. Si sposarono e vissero infelici per sempre“.

Tom Knox – “Il marchio di Caino”, Ed. Longanesi

«Era un uomo affascinante, arguto». Scritto questo, lo scrittore si rilassò: «Soddisfatto?». Il suo personaggio disse: «No». E prese la mira“.

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